Quando create un problema, create dolore…….

“Quando create un problema, create dolore. Tutto ciò che serve è una semplice scelta, una semplice decisione: qualunque cosa accada non creerò più dolore per me stesso. Ma non compirete questa scelta se non sarete davvero stufi di soffrire…se vi siete trovati in una situazione di emergenza, di vita o di morte, saprete che non era un problema, la mente non aveva il tempo di giocherellare e farne un problema”. – Eckart Tolle

Questa citazione parla della relazione tra il dolore e la nostra percezione dei problemi. Sottolinea come spesso il dolore sia una conseguenza diretta dei problemi che noi stessi creiamo, ma evidenzia allo stesso tempo la possibilità che ognuno di noi ha di scegliere di non alimentare ulteriormente quel dolore.

Non dimentichiamolo mai: il dolore arriva ma siamo noi che possiamo decidere se dargli o meno un seguito, permettergli di ramificare all’interno della nostra mente o di essere solo un visitatore passeggero. Il dolore, qualunque esso sia, ha una natura temporanea e non ha la forza autonoma di restare, siamo noi a concedergli questa possibilità.

Il dolore è fisico ma la sofferenza è mentale e a crearla, siamo noi con il nostro atteggiamento.

Saper gestire il dolore richiede naturalmente un livello significativo di consapevolezza e una forte volontà di cambiamento, non a caso ET suggerisce che solo quando si è veramente stufi di soffrire, si è pronti a fare questa scelta. Personalmente l’ho più volte ribadito nei miei lavori precedenti: solo chi è davvero stufo dell’andamento della propria vita, è in grado di assumere una forte e irrevocabile decisione di cambiamento.

Fino a quando saremo rassegnati alla sofferenza, fino a quando vorremo solo “stare un po’ meglio” e non diventare realmente felici, prenderemo sempre strade parallele o alternative al cambiamento. Faremo magari qualche passo in quella direzione, qualche libro, qualche corso di formazione, ma mai una vera e decisiva scelta.

Inoltre, ET, fa notare che in situazioni estreme, come quelle di assoluta emergenza o addirittura di vita o di morte, la percezione dei problemi cambia radicalmente in quanto la mente, non avendo il tempo di “giocherellare” con i propri meccanismi, deve decidere, agire immediatamente.

In questi momenti di crisi, la mente tende a focalizzarsi esclusivamente sulle azioni necessarie per la sopravvivenza, eliminando il superfluo. Il pensiero diventa diretto e chiaro; non c’è spazio per l’auto-sabotaggio o la creazione di problemi, e questa chiarezza può essere una lezione importante per affrontare situazioni quotidiane, insegnandoci a concentrare le energie su ciò che conta veramente.

Tratto da “la Via al Potere di Adesso, approfondimenti del Potere di Adesso di Eckart Tolle”